Chiesa madre di San Nicola
Sorge in piazza Pio XII addossata al Cappellone, una parte dell'antica chiesa dedicata al Santo
Scheda di dettaglio
Questa parte più antica, formata da cupola ed abside, risale alla fine del secolo XV. Si tratta in realtà di una parte della vetusta chiesa greca di un tempo che, al centro, presentava una grande croce lignea ornata con immagini di Santi su piastre d'argento (S.V. 1538-'40). Era attorniata dal cimitero e aveva una custodia di legno del SS. Sacramento, molto elegante, dorata ed adorna anch'essa con immagini di Santi. Gli altri suoi altari erano dedicati allo Spirito Santo, a San Nicola e alla Risurrezione (S.V. 1607-'08).
Successivamente, ricostruita più grande e terminata nel 1597, ebbe il soffitto tavolato appoggiato su sei colonne, tre per ogni lato e, lungo i lati, le cappelle delle Anime del Purgatorio, dello Spirito Santo, del Nome di Gesù, dell'Immacolata, di San Michele, dell'Assunta, dell'Annunziata, di San Nicola, della Natività e di San Francesco di Paola (S.V. 1755). La facciata dell'antica matrice era molto elegante e maestosa; arricchita da intagli elaborati, presentava un grande occhio-luce (oculum lapideum) al centro e due verso i lati: in tutto tre, sapientemente disposti ed istoriati per far entrare la luce; sulla porta principale poi, sotto un arco intagliato in pietra locale, erano situate tre artistiche statue in pietra: al centro, la Vergine di Costantinopoli e, ai lati, San Nicola e Santo Agostino.
L'attuale chiesa madre, a croce latina, la cui costruzione iniziata nel 1830, fu terminata nel 1838, è tutta in pietra locale, compresa la copertura del tetto. Fu iniziata mentre era sindaco Nicola Graziuso e arciprete, invece, don Vincenzo Maria Leggio, nativo di Cursi, che a sue spese volle erigere l'altare del Sacro Cuore di Gesù. (S.V. del 3 aprile 1839). Nell'interno sono degni di nota gli altari dei bracci laterali dedicati ai due protettori: quello di San Nicola di Bari e l'altro della Vergine dell'Abbondanza. Il pavimento è un lavoro recente del 1995, voluto dal parroco don Salvatore Mileti, nel corso del quale sono venuti fuori alcuni affreschi dell'antica parrocchiale. Contrariamente a tutte le altre chiese, l'altare maggiore è orientato a Nord anzicchè ad Est, ma questo si spiega proprio col fatto che la nuova parrocchiale è stata addossata sulla parte absidale dell'antica, regolarmente orientata ad Est in cui ora è custodito il Santissimo.
La porta maggiore dell'attuale parrocchiale si apre perciò a Sud; ad Ovest e ad Est si affacciano, invece, due porte secondarie per l'ingresso degli uomini. La facciata principale presenta un timpano vistosamente scolpito ed intagliato in pietra locale che si richiama all'identico motivo situato sulla trave della porta d'ingresso. Degni di nota sono soprattutto l'abside della cinquecentesca matrice, la cupola e il campanile. L'antica abside, comunemente denominata cappellone, si presenta all'interno armonicamente scolpita ed istoriata ed è coperta da una cupola sulla quale sovrasta un busto in pietra del titolare della chiesa, il protettore San Nicola di Bari. Per quanto riguarda le colonne interne dell'abside dai capitelli ben curati ed originali, "... mai è stato notato che in quest'opera si realizza il motivo del pilastro inglobato nelle colonne e non viceversa, come avviene, ad esempio, nella famosa Santa Croce".
Sotto l'antica abside è ora situato un altare in pietra, opera recente, e, davanti alla nicchia centrale dell'abside, è posta la custodia del SS.mo formata da un unico blocco in pietra locale. Addossata alla parete, sulla destra di chi osserva, si apre una piccola cella che custodisce la statua in legno d'ulivo di San Nicola, opera in arte veneziana, sicuramente la più antica statua presente nella cittadina. Il campanile, anch'esso in pietra locale, alto m. 27 circa, e dello stesso periodo (1597) dell'antica matrice, è stato restaurato, insieme all'abside, nel 2005. I vari ripiani sono scanditi da eleganti colonne, addossate ai quattro angoli, sulle quali sporgono, quasi ghirlande, capitelli istoriati con motivi floreali. Sotto il penultimo ripiano, al centro, è scolpito l'antico stemma della cittadina e raffigura un giovane corriere con un plico militare nella mano destra.